Nel vasto e imprevedibile teatro del mare, la sicurezza nella navigazione riveste un'importanza cruciale. La COLREG, adottata dall'IMO, fornisce un quadro dettagliato di regole volte a prevenire gli incidenti in mare. Oggi, focalizziamo la nostra attenzione su due pilastri fondamentali delle COLREG: le regole 8 e 9, esplorando la loro importanza e come queste regole influenzano le decisioni dei comandanti e degli ufficiali in situazioni critiche.
ESTRATTO IN INGLESE:
Rule 8 Action to avoid collision
(a) Any action to avoid collision shall be taken in accordance with the Rules of this Part and shall, if the circumstances of the case admit, be positive, made in ample time and with due regard to the observance of good seamanship.
(b) Any alteration of course and/or speed to avoid collision shall, if the circumstances of the case admit, be large enough to be readily apparent to another vessel observing visually or by radar; a succession of small alterations of course and/or speed should be avoided.
(c) If there is sufficient sea-room, alteration of course alone may be the most effective action to avoid a close-quarters situation provided that it is made in good time, is substantial and does not result in another close-quarters situation.
(d) Action taken to avoid collision with another vessel shall be such as to result in passing at a safe distance. The effectiveness of the action shall be carefully checked until the other vessel is finally past and clear.
(e) If necessary to avoid collision or allow more time to assess the situation, a vessel shall slacken her speed or take all way off by stopping or reversing her means of propulsion.
(f)
(i) A vessel which, by any of these Rules, is required not to impede the passage or safe passage of another vessel shall, when required by the circumstances of the case, take early action to allow sufficient sea-room for the safe passage of the other vessel.
(ii) A vessel required not to impede the passage or safe passage of another vessel is not relieved of this obligation if approaching the other vessel so as to involve risk of collision and shall, when taking action, have full regard to the action which may be required by the Rules of this part.
(iii) A vessel the passage of which is not to be impeded remains fully obliged to comply with the Rules of this part when the two vessels are approaching one another so as to involve risk of collision.
Rule 9 Narrow channels
(a) A vessel proceeding along the course of a narrow channel or fairway shall keep as near to the outer limit of the channel or fairway which lies on her starboard side as is safe and practicable.
(b) A vessel of less than 20 metres in length or a sailing vessel shall not impede the passage of a vessel which can safely navigate only within a narrow channel or fairway.
(c) A vessel engaged in fishing shall not impede the passage of any other vessel navigating within a narrow channel or fairway.
(d) A vessel shall not cross a narrow channel or fairway if such crossing impedes the passage of a vessel which can safely navigate only within such channel or fairway. The latter vessel may use the sound signal prescribed in Rule 34(d) if in doubt as to the intention of the crossing vessel.
(e)
(i) In a narrow channel or fairway when overtaking can take place only if the vessel to be overtaken has to take action to permit safe passing, the vessel intending to overtake shall indicate her intention by sounding the appropriate signal prescribed in Rule 34(c)(i). The vessel to be overtaken shall, if in agreement, sound the appropriate signal prescribed in Rule 34(c)(ii) and take steps to permit safe passing. If in doubt she may sound the signals prescribed in Rule 34(d).
(ii) This Rule does not relieve the overtaking vessel of her obligation under Rule 13.
(f) A vessel nearing a bend or an area of a narrow channel or fairway where other vessels may be obscured by an intervening obstruction shall navigate with particular alertness and caution and shall sound the appropriate signal prescribed in Rule 34(e).
(g) Any vessel shall, if the circumstances of the case admit, avoid anchoring in a narrow channel.
Regola 8: Azione per evitare la collisione
Commento:
Uno degli aspetti più critici della Regola 8 è l'enfasi sull'anticipazione. In mare, le condizioni possono cambiare rapidamente, e l'abilità di anticipare le azioni necessarie per evitare la collisione è fondamentale. Questo richiede non solo una comprensione delle intenzioni degli altri vascelli ma anche una conoscenza approfondita delle capacità manovrative della propria nave. Le azioni evasive devono essere chiare e decisive. La regola sottolinea l'importanza di non lasciare dubbi riguardo alle intenzioni di manovra agli altri comandanti. Questo riduce la possibilità di malintesi che potrebbero portare a situazioni pericolose.
Ship Manoeuvrability booklet
A proposito della regola 8 voglio affrontare quest'altro argomento molto utile proprio in funzione della suddetta regola, ovvero il libretto con le caratteristiche di manovra di una nave ecco un sito dove trovare tutto il contenuto che di norma deve contenere, essendo un documento molto importante è in custodia del comandante ma accessibile a tutti gli ufficiali se richiesto. A seguire vi condivido invece il wheelhouse poster che riassume brevemente tale libretto.
Come la conoscenza delle tavole di manovra influenzano il buon risultato di un'accostata in acque ristrette:
Bene con questa premessa ora possiamo passare alla regola 9 vediamo insieme il video dedicato del Professore Andriani.
Regola 9: Stretti canali
Commento:
In stretti canali, il posizionamento della nave è critico. Mantenere la propria nave il più a dritta possibile nel proprio lato del canale non solo rispetta le prescrizioni della Regola 9 ma anche minimizza il rischio di collisioni in spazi ristretti. La comunicazione tra vascelli, in particolare in stretti canali, è vitale. L'uso di segnali sonori, luci e, quando possibile, comunicazioni radio dirette può aiutare a chiarire le intenzioni e prevenire malintesi.
La Regola 9 richiede una navigazione precauzionale, specialmente vicino a curve cieche o ingressi di porto. I comandanti devono essere pronti a rallentare o fermarsi per evitare pericoli, soprattutto quando la visibilità è ridotta o il traffico è denso. Entrambe le regole enfatizzano l'importanza della prudenza, della chiarezza di azione e dell'uso efficace delle tecnologie disponibili per garantire una navigazione sicura. La conformità a queste regole non solo riduce il rischio di collisioni ma promuove anche un ambiente di navigazione più sicuro per tutti in mare.
Per capire perché si è dovuti arrivare a creare questa regola dobbiamo comprendere anche due problematiche correlate ai canali stretti, la prima è lo Squat Effect e la seconda è il Bank Suction. Vediamo insieme queste due problematiche tramite dei video dedicati.
Squat Effect & Bank Suction
Vediamo anche un video in lingua inglese per capire anche come vengono spiegati questi effetti nell'inglese professionale.
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Studio di Caso
Collisione tra Ever Smart e Alexandra 1
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INFORMAZIONI
Data e Luogo
L'incidente si è verificato l'11 febbraio 2015 vicino all'ingresso del canale di avvicinamento segnalato a Jebel Ali, Emirati Arabi Uniti.
Navi Coinvolte
La nave portacontainer registrata nel Regno Unito Ever Smart è entrata in collisione con la petroliera registrata nelle Isole Marshall Alexandra 1.
Condizioni
La collisione è avvenuta al buio, con cielo sereno, buona visibilità , mare calmo e leggero moto ondoso.
PANORAMICA DELL'INCIDENTE
Eventi che hanno portato alla collisione:
Ever Smart stava lasciando il porto di Jebel Ali, mentre Alexandra 1 stava entrando. Incomprensioni e supposizioni fatte dai comandanti di entrambe le navi riguardo agli accordi di passaggio hanno portato alla collisione.
La Collisione:
Entrambe le navi hanno subito danni strutturali significativi. Tuttavia, non ci sono stati feriti o inquinamento a seguito dell'incidente.
ANALISI
Fattori Contribuenti:
I fattori chiave includono la mancanza di un chiaro accordo di passaggio, le supposizioni fatte dai comandanti di entrambe le navi, la prossimità di Alexandra 1 all'ingresso del canale e una sorveglianza e monitoraggio insufficienti su Ever Smart.
Ruolo dei Servizi di Traffico Vessel (VTS):
I VTS forniti dal porto di Jebel Ali non hanno coordinato efficacemente il movimento delle due navi, in parte a causa della mancanza di formazione formale e di una completa consapevolezza situazionale da parte dell'operatore VTS.
CONCLUSIONI
Problemi di Sicurezza:
Il rapporto identifica problemi di sicurezza che hanno contribuito direttamente all'incidente e raccomanda azioni per prevenire futuri incidenti. Questi includono miglioramenti nello standard di guardia del ponte e nell'efficacia dei servizi di traffico navale e di pilotaggio.
RACCOMANDAZIONI
Per la Prevenzione Futura:
Le raccomandazioni sono indirizzate verso DP World UAE Region per migliorare l'efficacia dei servizi di traffico navale e di pilotaggio, inclusa una migliore coordinazione dei movimenti delle navi e una comunicazione più chiara delle intenzioni delle navi.
LEZIONI APPRESE
L'importanza di una comunicazione e coordinazione chiare tra navi e autorità portuali per prevenire incomprensioni.
La necessità di una sorveglianza e un monitoraggio efficaci, specialmente nei pressi degli approcci portuali.
Il ruolo critico dei VTS nella gestione dei movimenti delle navi entro i limiti del porto e la necessità di una formazione formale" per gli operatori VTS.
Questo studio di caso sottolinea il significato di accordi di passaggio chiari, una comunicazione efficace e il ruolo proattivo dei servizi di traffico navale nella prevenzione delle collisioni. Serve come promemoria delle complessità coinvolte nella navigazione marittima e della continua necessità di vigilanza, formazione e aderenza ai protocolli per garantire la sicurezza in mare.
In conclusione, l'analisi dell'incidente tra Ever Smart e Alexandra 1 ci fornisce un'esemplificazione tangibile delle sfide e delle complessità della navigazione marittima. Questo caso enfatizza la cruciale necessità di aderenza scrupolosa alle regole della COLREG, specialmente quelle relative all'azione per evitare collisioni e alla navigazione in stretti canali. La comunicazione, la coordinazione e la vigilanza sono pilastri fondamentali che sostengono la sicurezza marittima. Le raccomandazioni emerse dall'indagine sull'incidente rappresentano non solo passi avanti ma servono anche come promemoria per la comunità marittima globale sull'importanza della formazione continua, della consapevolezza situazionale e dell'implementazione di protocolli di sicurezza efficaci.
Le lezioni apprese da questo incidente sottolineano l'imperativo di un impegno collettivo verso la sicurezza marittima, che richiede una collaborazione senza soluzione di continuità tra navi, autorità portuali e servizi di traffico navale.
La sicurezza in mare è una responsabilità condivisa, che richiede un impegno da parte di tutti gli attori del settore marittimo.
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