
Negli ultimi anni il ritmo della vita è cambiato: la nostra società ci porta a vivere in costante accelerazione, cosa che viene amplificata dalla vita frenetica di bordo, che ci porta ad adattarci continuamente, a essere pronti a qualsiasi cambiamento, anche dell’ultimo minuto.
La nostra mente salta da un luogo all’altro, viene bombardata costantemente da pensieri ed emozioni che non sappiamo gestire: questo ci porta a perdere il contatto con la realtà e, cosa più grave, con noi stessi.
Come possiamo evitare quindi di perdere il contatto con noi stessi? Attraverso la mindfulness.

Mindfulness significa consapevolezza: attraverso essa possiamo diventare consapevoli di noi stessi, dei nostri pensieri e della realtà nel momento presente - qui e ora - e soprattutto senza giudicarci.
L’obiettivo principale è quindi quello di migliorare il nostro benessere, creare una connessione tra mente e corpo: diventando consapevoli - e non critici verso noi stessi - ognuno di noi può imparare ad analizzare e poi gestire emozioni e pensieri negativi che ci portano sofferenza.
La vita di bordo spesso diventa difficile, ritagliarsi un pò di tempo per sé diventa quasi impossibile ma è fondamentale per mantenere il contatto con noi stessi: limitarsi a sedere e a stare tranquilli, prendersi cura di sé e dei propri pensieri è un potente atto d’amore verso noi stessi.

La cosa peggiore che possiamo fare a noi stessi è rimanere ignoranti perché non abbiamo il coraggio di ascoltarci.
Fondamentale è quindi trovare questa consapevolezza in modo distaccato e non giudicante: in modo distaccato perché bisogna imparare a guardare dall’esterno i propri pensieri e la realtà che ci circonda, da un’altra prospettiva, vedendoli per quello che sono e quindi senza permettergli di influenzarci. Non giudicante perché siamo abituati a giudicarci e criticarci, e questo non fa altro che aumentare i pensieri negativi verso noi stessi e di conseguenza il malessere.
Praticare la mindfulness è quindi molto utile per promuovere la resilienza, per imparare a gestire situazioni di stress come ad esempio una partenza o un nuovo imbarco, anche a seguito di esperienze negative o traumi subiti.

Come si può iniziare? Tramite la meditazione.
Il mio consiglio è quello di iniziare in modo graduale, partendo prima dalla respirazione per poi arrivare ad una meditazione consapevole.
Chiudi gli occhi, trova una posizione comoda e inizia a concentrarti sul tuo respiro, sui movimenti dell’addome mentre inspiri ed espiri. Non preoccuparti se perderai la concentrazione, se ti accorgerai che la tua mente ha iniziato a vagare: lo scopo della respirazione e della meditazione non è restare sempre concentrati sul respiro, ma rendersi conto di quando la mente si è distratta per riportarla dolcemente a concentrarsi sul respiro. Grazie a questo è possibile uscire dalla nostra mente affollata per vedere le cose da un’altra prospettiva.

Un’altra tecnica che può aiutarti a sviluppare consapevolezza è la scrittura: cerca di notare da quali pensieri viene il malessere, l’ansia o la paura e scrivili su carta. Questo ti permette di vederli da un’altra prospettiva perché è come se li avessi “estratti” dalla tua mente.
Essere consapevoli significa essere presenti a noi stessi, qui e ora, in questo preciso momento ed essere coscienti di quello che ci sta accadendo, fuori e dentro di noi. Significa prestare attenzione alle emozioni e ai pensieri che ci portano a star male, ascoltarli e imparare a gestirli.

Se vuoi saperne di più su come iniziare a praticare la mindfulness scrivici in privato!
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