Quando tutto è nato...intanto mi presento: sono il Comandante Vincenzo Del Giudice e voglio iniziare a scrivere in questo blog, raccontandoti di come sono arrivato ad ottenere il mio primo imbarco da Allievo Ufficiale di Coperta.
Premetto che non è stato facile, e soprattutto dietro al primo imbarco da Allievo Ufficiale, vi è stata una serie di stagioni estive di lavoro che mi hanno insegnato molto, partiamo da qui.
Era il 1996 e frequentavo la 3a Nautico, quando la Scuola propose alle classi terze (naturalmente per chi era interessato), di iniziare a svolgere tutte le Visite Mediche, come da legge, per far si che potessimo essere iscritti alla Gente di mare ed ottenere la nostra matricola.
Ricordo come se fosse oggi tutta la nostra emozione nel poter avere questa opportunità, anche se non avevamo ancora le idee chiare su cosa avremmo fatto dopo il Diploma, chi sarebbe andato a navigare, chi sognava la Marina Militare, chi invece pensava all’Università.
I primi due anni di Nautico furono concentrati sulle materie solite Italiano, Chimica, Fisica, matematica, ma anche Marinaresche e Geografia, materie che oggi purtroppo sono state eliminate dai programmi ministeriali, con gravissime ripercussioni su i ragazzi/e che scelgono il Nautico.
Quegli anni mi hanno insegnato molto, per marinaresche ognuno di noi era in grado di fare i nodi più importanti, le impiombature, mentre per geografia potevamo scoprire e conoscere nuovi luoghi che sognavamo nel frattempo di poter visitare un giorno magari navigando su Navi Mercantili o da Crociera.
Importante sempre negli stessi anni, era la possibilità di avere a disposizione sia una barca a remi per imparare a vogare, sia una barca a vela latina che ci permetteva di allenarci veleggiando attorno al mio splendido Arcipelago di la Maddalena, e poi in estate poter partecipare ad alcune regate tra cui la più bella che io abbiamo mai visto, che si svolgeva a Stintino (Golfo dell'Asinara).
Questo era il Nautico, Scuola unica, invidiata da molti, che insegnava tanto, e ci formava per essere un giorno ottimi Ufficiali sia di Coperta che di Macchina.
Dopo aver ottenuto l’iscrizione alla Gente di Mare e quindi la mia Matricola, parlando con un mio Zio, che mi presentò al Comandante d’Armamento della Società Tris (Traghetti Isole Sarde), che svolgeva servizio tra La Maddalena e Palau, ottenni, non appena si sarebbe concluso l’anno scolastico, il mio primo imbarco come mozzo nel periodo estivo da Giugno a Settembre.
Il giorno dell’imbarco ero più che emozionato, e come tutti anche spaventato, poiché i timori erano tanti, le paure che avevo era le più svariate, temevo che non sarei riuscito a fare niente, temevo che l’equipaggio si sarebbe accorto della mia inesperienza e mi avrebbe messo da parte, e invece mi sbagliavo.
Accanto a me c’era il Comandante Signor Tonino, per me figura tutt’oggi unica e indimenticabile, che purtroppo ci ha già lasciato, che mi accompagnò in Capitaneria per tutte le pratiche d’imbarco, ed infine mi condusse fino al traghetto.
Il nome era il M/T Camogli, Anno di costruzione 1965, di Stazza Lorda 319GT, di soli 39mt di lunghezza, ma che per me era come se fosse una Nave gigante.
Visitai da subito il Ponte di Comando, dove incontrai il Comandante A.P., il quale mi salutò come se già mi conoscesse, dandomi da subito un senso di serenità che spazzò via in un attimo tutte le mie vecchie paure. Proseguendo il mio giro, incontrai il Direttore di Macchina, il Nostromo, i Marinai, i Mozzi, e mentre trascorrevo le ore a bordo, i giorni, i mesi mi accorgevo di essere giunto all’interno di una Grande Famiglia, dove ognuno si sosteneva.
Certo per me era semplice, poiché ogni sera potevo tornare a casa dalla mia Famiglia, ma per la maggior parte di loro non era così, poiché il Comandante e il Direttore non erano delle mie parti, venivano da Monte di Procida, e dai loro racconti, dalle loro esperienze, che ascoltavo con sempre grande interesse, iniziavo a capire cosa voleva dire essere un Marittimo.
Premetto che le loro esperienze prima di arrivare sui Traghetti, erano state Navi Mercantili, Petroliere, Gasiere etc etc, per nessuno di loro era stato facile, ed io iniziavo a capirlo, e più lo capivo e più questa vita mi intrigava.
I mesi passavano e dovetti tornare a Scuola, in attesa della prossima estate, e così proseguì fino alla 5a Nautico, quando mi diplomai e tornai nuovamente a bordo, con un grado superiore, ero stato promosso a Giovanotto di Coperta, nuovo ruolo, che mi vedeva sempre assieme al Nostromo, al quale cercavo di fare più domande possibile per poter mettere in pratica tutto ciò che avevo imparato a Scuola riguardo ai nodi e alle impiombature, cose che ancora oggi non esito ad insegnare agli Allievi ed Ufficiali.
Naturalmente trascorrevo anche del tempo sul Ponte di Comando per imparare le manovre, le tecniche di ormeggio con e senza vento, partecipavo ai posti di manovra, diciamo che ero un pò tuttofare, mi hanno insegnato tutto loro, se oggi da molti sono definito come unico, lo devo a quelle esperienze sui Traghettini, dove ho imparato gran parte di tutto ciò che conosco oggi e cerco di tramandare.
Iniziai ad inviare i Cv ovunque per poter imbarcare, ma il periodo per gli Allievi Ufficiali non era dei migliori, quindi intrapresi la carriera militare, ma che forse per un segno del destino si interruppe dopo neanche un anno che ero VFA.
Tornai dunque a navigare, e questa volta per me, sempre grazie all’aiuto e disponibilità del Comandante Signor Tonino, fui inserito nell’Equipaggio della Nave M/V Commodore che effettuava servizio tra Palau e Genova, imbarcato come Allievo Ufficiale di Coperta.
La mia gioia e gratitudine non riusciva a contenersi, ero emozionatissimo, finalmente era arrivato il mio momento, iniziava la carriera da Ufficiale.
La fortuna mi seguiva, anche qui trovai un Equipaggio indimenticabile che ancora oggi ho nei miei ricordi, a bordo ho potuto imparare le varie mansioni di tutti gli Ufficiali, come si svolgeva una guardia sul ponte, come dovevo comportarmi in caso di emergenza e così via, insomma una nuova Grande Scuola che non era sulla terraferma, ma sul mare, quindi mettere in pratica ciò che avevo studiato era la cosa più importante.
Dopo circa 3 mesi di imbarco, si presentò la mia grande occasione di poter andare a navigare in Oceano su una Nave Mercantile molto grande, della Società dove ancora oggi lavoro. Su consiglio anche del Comandante Signor Tonino, lasciai la Tris per godermi un’esperienza sulla Navi Mercantili.
L’inizio non fu semplice, la Grande Famiglia che avevo conosciuto nei piccoli contesti, faceva fatica a presentarsi nel grande contesto, dove non tutto l’equipaggio era Italiano, dove ero molto lontano da casa, dove non potevo sentire Mamma tutti i giorni, insomma un inizio difficile mi si stava presentando, ma che successivamente, con l’incontro di persone fantastiche mi ha rasserenato e mi ha permesso di proseguire con il mio percorso da Allievo Ufficiale di Coperta, che ha visto il completamento nel corso dell’anno 2003, per poi ottenere il patentino nei primi mesi del 2004 e diventare 3°Ufficiale di Coperta.
Ma questa è un’altra storia che se vorrai potrai leggere nel mio prossimo racconto in questo Blog.
Ad Maiora!
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